Piazza della Libertà è il cuore di Novi Sad, con la Chiesa del Nome di Maria. Credit: Shutterstock

Cosa fare a Novi Sad, Serbia

Scopri l'elegante e variegata Capitale europea della cultura del 2022

by Lisa Hübener

Pur trattandosi della seconda città più grande della Serbia, il nome di Novi Sad potrebbe non suonare familiare a molti. Tuttavia, i suoi abitanti dicono che se ci fosse un concorso per eleggere la città più bella del Paese, Novi Sad salirebbe sullo scalino più alto del podio. Anche se Novi Sad ha mantenuto la sua storica placidità, sono numerosi i luoghi della città nei quali si respira un’aria giovane, vivace e creativa. Questo contrasto ha fatto vincere a Novi Sad il titolo di Capitale europea della cultura per il 2022. 

Dal 1985, l’Unione europea assegna il titolo di Capitale europea della cultura alle città del continente, e Novi Sad è la prima città al di fuori dell’UE a esserne stata insignita. Situata a circa 70 km a ovest della capitale Belgrado, la Città dei Ponti è divisa in due con la Fortezza di Petrovaradin a sorvegliarla dall’alto. Nel 1694 l’Imperatrice Maria Teresa dichiarò Novi Sad città reale libera. La città visse un periodo di grande fioritura e si trasformò rapidamente in un centro economico e culturale. La città è oggi un melting pot di serbi, slavi, ungheresi, rumeni, tedeschi, turchi, greci e di innumerevoli altre popolazioni e comunità religiose, il che rende ancora più significativo il suo titolo di Capitale europea della cultura. L’intento della città di fare da ponte tra artisti e organizzazioni culturali in Serbia e nell’UE conferisce un significato ancora maggiore al titolo. Il nuovo motto della città, “Quattro nuovi ponti”, sancisce questo intento. Ognuno dei ponti principali della città simboleggia un tema diverso: arcobaleno, libertà, amore e speranza.

E quale momento migliore per partire alla scoperta di questa città simbolo di libertà, amore e speranza?

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Dove mangiare

Una cultura si sperimenta anche attraverso la cucina, e quella serba non fa eccezione. La cucina locale ha subito gli influssi delle diverse culture passate da qui, ed è fortemente influenzata anche dalla vicinanza dei due fiumi che attraversano la città, il Danubio e il Tisza, che da secoli permettono il trasporto di merci e spezie. Predominano i piatti sostanziosi con una forte influenza austriaca e turca.

Uno popolare spuntino è il kulen, che viene anche consumato come antipasto. Si tratta di un salame crudo, piccante e affumicato, che deve il suo colore rosso intenso alla paprika e viene servito tagliato a fette sottili sul pane. Il kajmak è invece un particolare tipo di formaggio fresco a grana grossa da consumarsi spalmato sul pane, ma anche come farcitura o contorno di altri piatti.

Il piatto più famoso a livello internazionale sono però i ćevapčići. Queste salsicce piccanti macinate e grigliate sono considerate un piatto nazionale in vari Paesi dei Balcani. In Serbia si mangiano accompagnati dall’ajvar turco, una purea piccante di peperoni grigliati e melanzane, o con il kajmak.

Il djuvec è invece uno stufato tradizionale di verdure e carne i cui ingredienti possono variare da regione a regione o addirittura da famiglia a famiglia. Non c’è da stupirsi, poiché đuveče significa semplicemente “piatto cotto in padella” in serbo. La base del piatto è costituita da peperoni e pomodori, accompagnati da riso, pasta, patate e agnello, maiale o manzo, a seconda dei gusti. Il tutto coronato da una buona dose di aglio.

Altra specialità degna di nota è la Karađorđeva šnicla, una cotoletta farcita con formaggio o kajmak, che viene prima arrotolata e impanata e poi fritta. Prende il nome da Karađorđe, il leader della Prima rivolta serba contro l’Impero ottomano.

Il piatto forte dei giorni festivi sono le sarma, la variante serba degli involtini di cavolo. La ricetta prevede di mischiare la carne macinata e speziata con il riso, avvolgere il composto in foglie di cavolo bianco fermentato e farlo brasare lentamente. 

Anche la carta dei dolci non ti deluderà, con le tradizionali palačinke, la versione serba dei pancake (Palatschinken), testimoni culinarie della dominazione austriaca nella regione.

Altro dessert serbo imperdibile è la torta Vasina, aromatizzata con brandy e farcita con una crema di noci, mandorle e nocciole. Secondo la leggenda, Vasa Čokrljan creò la torta in segno di gratitudine e gioia dopo che la moglie e la figlia sopravvissero alle gravi complicazioni del parto. Ancora oggi, la torta è presente a ogni festa di compleanno.

Se vuoi provare gli autentici piatti della tradizione serba, fermati in una delle antiche case rurali chiamate salaš, costruzioni che conservano le architetture e gli arredi originali. Anche le antiche taverne situate sulle rive del Danubio, note come Čarde, sono un altro luogo ideale in cui assaporare i piatti tradizionali profondamente radicati nella cultura serba. Il nostro consiglio: la zuppa di pesce.

Se ti sei gustato un primo assaggio di cucina serba e vuoi vivere un’esperienza culinaria unica nel suo genere, non perderti The Mother. Questo locale è situato nel centro storico e serve prelibatezze locali, dai taglieri di formaggi al vino e al miele, fino all’ajvar e alla rakia, il tipico brandy di frutta. Tutti i tuoi desideri saranno soddisfatti!

Cosa fare

Ogni visita di Novi Sad inizia esplorando la Fortezza di Petrovaradin, che torreggia sul distretto omonimo. Costruita tra il 1692 e il 1780 secondo le tecnologie più moderne dell’epoca, la fortezza è ancora oggi uno dei bastioni di artiglieria meglio conservati d’Europa. Qui gli edifici barocchi si mescolano alle case a graticcio, ed è facile immaginare come un tempo le maestose carrozze degli Asburgo percorressero fragorosamente le strette stradine. Al di sotto della fortezza, che si estende per un totale di 100 ettari, si sviluppa un dedalo di gallerie nascoste, distribuite su quattro livelli per una lunghezza totale di oltre 16 km. Nelle giornate calde è possibile trovare refrigerio nelle gallerie, senza dimenticare che potresti scoprire anche il tesoro asburgico, che secondo la leggenda è nascosto proprio qui.

L’importanza militare della Fortezza di Petrovaradin diminuì nel corso degli anni, ma in compenso crebbe il suo significato culturale. Oggi qui è nata una piccola città, voluta da numerose istituzioni culturali ed educative serbe e che comprende un museo cittadino, l’archivio storico, un planetario e l’Accademia delle Arti. L’atmosfera è animata da oltre 100 studi di artisti, tra cui l’Atelier 61 con i suoi splendidi tappeti intrecciati a mano, e da gallerie, oltre che da un hotel, ristoranti, caffè e un jazz club. Dal 2000 a oggi l’Exit Festival ha richiamato nella fortezza circa 200.000 appassionati di musica e feste per quattro giorni di musica rock ed elettronica.

Prima di lasciare la Fortezza di Petrovaradin e attraversare il ponte Varadin per tornare nel centro della città, ammira la Torre dell’Orologio (dono dell’Imperatrice Maria Teresa) nella parte meridionale del complesso. Da qui, lasciati incantare dalla bellezza dei tetti di Novi Sad stagliati contro il blu del Danubio e del cielo. Attraversa il ponte sul Danubio e ti troverai nell’idilliaco Parco Dunavski, uno dei monumenti naturali della Serbia. Prendi un drink e qualcosa da mangiare al vicino Izlet Café, e concediti una pausa proprio lì o su una delle panchine situate intorno al grande stagno.

Una volta rifocillato, prosegui verso l’adiacente Dunavska, una delle vie più antiche della città. Costeggiata da pittoresche case barocche dai colori pastello, Dunavska fa da cornice ad alcuni dei negozi più antichi di Novi Sad. Il suo fascino caratteristico è esaltato dai tanti piccoli passaggi con negozi e boutique nascoste. Dunavska conduce direttamente dal Danubio al centro della città e al cuore di Novi Sad, Trg Slobode (Piazza della Libertà). Tra i residenti Trg Slobode è anche nota come “la piazza di Miletić”, in onore di Svetozar Miletić, cui è dedicata un’enorme statua. Miletić fu sindaco di Novi Sad per due volte, ed è considerato uno dei più importanti leader serbi.

Sulla Piazza della Libertà, la prima cosa che attirerà la tua attenzione sarà la Chiesa del Nome di Maria. L’edificio è affettuosamente chiamato “cattedrale” dai residenti, e guardando i suoi elementi neogotici (come il rosone) è chiaro il perché. Dopo che il primo edificio fu distrutto nel 1848 durante gli anni della rivoluzione, le richieste da parte della popolazione di avere una chiesa più opulenta che si addicesse al nuovo status di città reale libera non rimasero inascoltate. L’attuale chiesa fu completata nel 1894, e da allora è la più alta di Novi Sad con i suoi 72 metri di altezza, e incanta con le sue piastrelle gialle sulla facciata e il suo tetto particolarmente lucente e colorato realizzato in ceramica Zsolnay.

Di fronte, dall’altra parte della piazza, si trova il municipio, la cui facciata riccamente decorata con la caratteristica torre domina Piazza della Libertà dal 1895. L’architettura combina vari stili, con una predominanza di caratteri neo-rinascimentali. Il municipio è particolarmente incantevole nelle ore serali, quando le luci illuminano dolcemente i numerosi dettagli decorativi. La gente del posto e i turisti si siedono nei caffè e nei bar della piazza e si godono l’atmosfera vivace.

Nelle giornate di sole, il lungofiume all’ombra del possente Ponte della Libertà si riempie di gente. Štrand è una spiaggia sabbiosa lunga poco meno di un chilometro situata sulle rive del fiume e dotata di gelaterie e bar: è considerata una delle spiagge più belle del Danubio. I numerosi alberi offrono ombra durante le calde estati serbe e costituiscono un’oasi di freschezza che aiuta a dimenticare l’afa cittadina. Mentre durante il giorno prevale l’atmosfera da spiaggia con bagnanti e partite di beach volley, la sera non è raro imbattersi in feste sulle note della musica elettronica.

Viaggia a Novi Sad

Almaški Kraj è un quartiere a nord del centro storico, tornato alle luci della ribalta in seguito alla nomina di Novi Sad come Capitale europea della cultura. Si tratta di uno dei quartieri più antichi della città, e per lungo tempo è stato trascurato, ma oggi Almaš si sta trasformando in un punto di riferimento culturale. Il setificio abbandonato è stato riqualificato e trasformato nella Stazione culturale di Svilara, che fa da cornice a vari eventi. Anche Matica Srpska, un’associazione culturale serba fondata intorno al 1826, ha sede nel palazzo Platoneum. L’obiettivo dell’associazione è quello di preservare la cultura serba integrandola in Europa, per restare in tema di ponti culturali. La mostra comprende dipinti e oggetti d’arte serba dal XVI al XX secolo, oltre a una biblioteca con circa tre milioni e mezzo di opere letterarie.

Il Quartiere cinese è la parte alternativa e alla moda di Novi Sad, ed è situato un po’ lontano rispetto alle attrazioni classiche. L’ex polo industriale è ora sede di molti studi di artisti, piccole gallerie, bar e club. Qui si tengono anche numerosi piccoli festival, spettacoli teatrali e stravaganti mostre, nell’ambito del programma messo a punto per la nomina a Capitale europea della cultura. Gli edifici industriali decadenti, i graffiti artistici e l’atmosfera creativa danno vita al perfetto contrasto con il centro storico piuttosto borghese e ancora una volta fungono da ponte artistico tra antico e moderno, tradizionale e innovativo, collaudato nel tempo e lungimirante.

Dove dormire

Corso Rooms City Centre

L’Aparthotel Corso Rooms si distingue per la sua posizione centrale nel cuore del centro storico. Nelle immediate vicinanze si trovano numerose attrazioni turistiche. Non lasciarti trarre in inganno dagli esterni ricchi di dettagli e densi di storia, poiché il design degli interni è in perfetto stile scandinavo con tanto di illuminazione indiretta. Le camere sono spaziose con bagni ben arredati, Wi-Fi, TV e aria condizionata. La colazione è servita nel bar e nel ristorante della struttura, mentre il giardino è un invito a rilassarsi.

Viaggia a Novi Sad

Boutique Macchiato House 

Presso Boutique Macchiato House, l’amore per i dettagli storici incontra il comfort contemporaneo, e gli spruzzi di colore sono accostati alle tonalità rilassanti del beige. Il bed and breakfast nel centro storico soddisfa tutti i desideri. Qui ti aspettano camere arredate con cura e in stile tradizionale, dotate di bagni moderni, Wi-Fi e TV. Il ristorante è rustico, ma con dettagli eleganti, e serve colazioni à la carte di cui gli ospiti sono entusiasti. Il servizio in camera, il parcheggio privato e l’accogliente terrazza con giardino completano l’atmosfera.