Si dice che leggere sia come viaggiare. Con un buon libro, pur rimanendo comodamente seduti sul nostro divano, possiamo scoprire nuovi luoghi, culture lontane, e vivere avventure capaci di emozionarci. Specialmente i libri classici hanno contribuito a fissare nell’immaginario collettivo destinazioni importanti del mondo, ampliando la loro fortuna anche come mete di viaggio. Se viaggiare con la fantasia è senz’altro un’attività gratificante e a basso costo, poter visitare in prima persona i luoghi dei nostri romanzi preferiti è ancora più entusiasmante. Ci permette di esplorare un Paese o una città con occhi diversi, magari seguendo le tracce di qualche protagonista della letteratura che ci è rimasto particolarmente impresso. Io, ad esempio, non scorderò l’emozione di visitare Micene in una calda giornata di Luglio, osservando la maestosa porta dei Leoni e ripercorrendo con la memoria le vicende di Achille e di Agamennone nell’Iliade.
Senza spingersi così indietro nel tempo, ci sono molti altri classici della letteratura che possono offrici una porta di ingresso privilegiata per scoprire alcuni luoghi da visitare. Ne abbiamo messi insieme una lista, per offrirti dei tour letterari che possano al contempo stimolare la tua voglia di leggere e di viaggiare!
Amleto, Helsingør, Danimarca
William Shakespeare è stato il più importante drammaturgo e scrittore inglese di tutti i tempi. Le sue opere sono ancora lette e celebrate in tutto il mondo, capaci ancora di parlare anche all’uomo contemporaneo, perché le passioni che animano i personaggi – gelosia, amore, odio, brama di potere – sono sempre attuali.
Così è per Amleto, forse il dramma più celebre tra le tragedie di Shakespeare. Composto tra il 1600 e il 1608, ha come protagonista il principe Amleto, cui il fantasma del padre, defunto re di Danimarca, è apparso per chiedere di essere vendicato. A ucciderlo è infatti stato il fratello Claudio, poi subito convolato a nozze con la madre di Amleto, Gertrude. Amleto è un personaggio malinconico, preda dello smarrimento e continuamente impegnato a cercare l’essenza della vita interrogando se stesso e mettendo alla prova la propria coscienza e la propria ragione. Caratteristiche, queste, che lo rendono una figura ancora attuale e affascinante.
Ma dove è ambientato Amleto? In un castello che puoi visitare tutt’oggi! Si tratta infatti del castello di Kronborg, nella cittadina di Helsingør (da cui il nome inglese dato da Shakespeare Elsinore), a un’ora da Copenaghen. Patrimonio dell’Unesco dal 2000, è uno dei castelli rinascimentali più importanti del Nord Europa. Fu eretto nel 1420, in posizione strategica sullo stretto di Øresund, e poi ricostruito successivamente quando un incendio lo distrusse nel 1629, lasciando intatta solo la chiesetta interna.
Situato proprio vicino alla stazione di Helsingør, puoi accedere al castello percorrendo un ponte levatoio. Ti troverai così al centro del cortile in cui si trovano i resti di una fontana. Da qui partono le visite al castello vero e proprio, che includono gli appartamenti reali, con gli splendidi arredi originali, e la maestosa sala da ballo. Con una lunghezza di 62 metri, è inondata di luce naturale, che filtra da grandi finestre che si alternano a dipinti. Non perderti neanche la visita alle catacombe che dipanano nei sotterranei del Castello di Kronborg. Qui potrai vedere l’imponente statua di Ogier il Danese, personaggio leggendario che in base al mito veglia sulla Danimarca, pronto a risvegliarsi qualora il Paese fosse in pericolo.
Passeggiare per il castello di Kronborg è un ottimo modo per rivivere le emozioni dell’Amleto ma, se questo non dovesse essere sufficiente, puoi elevare la tua esperienza partecipando a uno spettacolo teatrale! Ogni estate, infatti, le più importanti opere di Shakespeare sono messe in scena proprio qui e da compagnie teatrali famose in tutto il mondo, tra cui la Royal Shakespeare Company.
Una volta terminata la visita al castello di Kronborg non dimenticare poi di visitare Helsingør, il cui centro storico è incantevole e ben curato. Qui, passeggiando per le strade acciottolate, troverai anche una scultura contemporanea che rappresenta la tomba di Amleto e un invito a riflettere sulla caducità della vita.



Le fiabe di Hans Christian Andersen, Copenhagen, Danimarca
Da Helsingør, con solo un’ora di treno, puoi raggiungere Copenaghen, una città che invece ha ispirato e fatto da sfondo ad alcune delle fiabe più belle scritte da Hans Christian Andersen. Tra i libri classici della letteratura, le fiabe di Andersen, seppur rivolte ai bambini, non tralasciano mai di toccare temi importanti, legati agli aspetti della vita umana. Temi anche dolorosi cui segue però un ottimistico riscatto.
È fin troppo noto che il simbolo di Copenaghen sia proprio la statua in bronzo di una giovane sirena adagiata su una roccia davanti al porto e la Sirenetta è proprio una delle fiabe più conosciute di Hans Christian Andersen!
La città offre numerosi luoghi da visitare dedicati allo scrittore ma il nostro consiglio è quello di scoprire i Giardini di Tivoli.
Da qui Andersen prese ispirazione per la favola “L’usignolo”. Pubblicata nel 1843, la favola racconta di un ricco imperatore cinese che vive in un palazzo fastoso, circondato da bellissimi giardini, e dell’usignolo destinato con il suo canto e il suo amore di libertà a salvargli la vita e a insegnargli il vero valore delle cose.


Ulisse, Joyce, Dublino
L’Ulisse di Joyce è uno dei libri classici più conosciuti, benché rimanga una lettura molto complessa: stilisticamente si basa sulla tecnica del flusso di coscienza, là dove i pensieri del protagonista, Leopold Bloom, ci vengono restituiti in presa diretta, come se appunto fluissero direttamente dal personaggio, senza punteggiatura. Il libro resta un caposaldo per scoprire la città di Dublino, al punto che una famosa citazione di Joyce recita: “Se Dublino dovesse essere distrutta, l’Ulisse potrebbe essere usato per ricostruirla mattone dopo mattone”.
L’Ulisse si svolge tutto in una sola giornata, il 16 giugno 1904, e segue appunto le peregrinazioni e l’odissea di Leopold Bloom nella città di Dublino.
Rimane dunque un punto di riferimento fondamentale per un tour letterario della città. Molti luoghi dublinesi richiamano infatti ancora oggi momenti importanti dell’Ulisse, e uno di questi è senz’altro il pub Davy Byrne, in Duke Street.Nel capitolo 8, Leopold Bloom, girovagando per la città, si ferma qui per ordinare un un panino al gorgonzola e un bicchiere di borgogna.
Da allora il pub è diventato un luogo di pellegrinaggio per i fan di James Joyce ed è il punto di riferimento principale anche durante il Bloomsday, un festival che si svolge ogni anno per rendere omaggio all’Ulisse e a James Joyce, con una settimana di eventi, mostre e letture. Unisciti anche tu, ordinando il piatto forte della casa!
Per sfuggire all’incontro con Blazes Boylan, amante della moglie, che ha visto camminare per strada, Leopold Bloom si rifugia presso il Museo Nazionale d’Irlanda, in Kildare Street. Il Museo rimane tutt’oggi un luogo importante per scoprire l’arte celtica e l’era vichinga irlandese, anche se non hai incontri da evitare! Il museo ospita anche preziosi manufatti dell’artigianato contemporaneo irlandese e puoi mangiare presso la graziosa caffetteria, che serve piatti realizzati con ingredienti squisitamente locali. Tieni solo conto che le esposizioni al piano terra del museo sono accessibili ai disabili, mentre il secondo piano non è attrezzato.
Se poi vuoi fare dello shopping a Dublino, la Grafton Street, piastrellata di rosso e interamente pedonale, è il posto giusto in cui andare! È costellata di prestigiosi negozi e gli artisti di strada intrattengono turisti e dublinesi con musica e perfomance. Grafton Street era già molto di moda all’epoca di Joyce e anche Leopold Bloom ne descrive l’atmosfera vivace e i suoni che la caratterizzano. Se poi vuoi concederti un momento di pace, il vicino parco St. Stephen’s Green è il luogo ideale in cui trovare un po’ di relax dopo la giornata. Nell’Ulisse viene descritto con dovizia di particolari e sembra che proprio in questo parco, Joyce trovò l’ispirazione per il suo libro. Nel parco, che si estende su nove ettari, troverai anche un busto di Joyce. Rendergli omaggio è il modo migliore per concludere la tua visita dublinese!
I tour letterari sono un modo originale per viaggiare e i classici della letteratura offrono ancora tanti spunti per destinazioni da esplorare non solo con la fantasia. Leggiamo e viaggiamo!
