L'arte secolare della birrificazione ha dato origine a circa 1.500 birre diverse nel mondo, ognuna con il proprio gusto e la propria storia. Credit: Unsplash

Alla salute! Una guida alle migliori birre europee

Pilsner, Ale, Stout, Weizen. L'arte della birrificazione vanta una tradizione secolare e ha creato capolavori per gli appassionati di ogni genere. Scopri quali birre provare e come coglierne le mille sfumature

by Lisa Hübener

Da sorseggiare dopo una lunga giornata di lavoro, durante una rilassante grigliata con gli amici o una serata al pub, la birra è letteralmente sulla bocca di tutti. La celebre bevanda a base di grano, luppolo, lievito e acqua ha resistito a secoli di tradizioni, conflitti e innovazioni e ha mantenuto invariato il suo fascino nonostante l’invenzione del vino, del whisky e della Coca-Cola.

E se le origini della birra vengono tradizionalmente associate ai monaci di clausura medievali, furono in realtà i Sumeri, intorno al 4000 a.C., i primi a miscelare i vari ingredienti. Erano più interessati al valore nutrizionale del risultato finale piuttosto che al suo effetto stimolante. Più tardi, il composto fermentato venne utilizzato come rancio a basso costo per i soldati romani, e si pensa che anche gli operai e gli schiavi che costruirono le piramidi di Giza consumassero birra e pane intorno al 2500 a.C.

Ma la birra è più di un semplice composto fermentato. Oggi esistono quasi 15.000 diversi tipi di birre in tutto il mondo, che variano da quelle fresche e decise a quelle dolci e dal forte sapore di malto fino a quelle speziate e amarognole. Esistono tanto le birre analcoliche quanto quelle con un contenuto di alcol pari al 60%. I veri intenditori non si limitano a berla, ma ne apprezzano le diverse sfumature cromatiche, che variano dall’oro al rosso per giungere quasi al nero, e il grado di limpidezza, che va da chiara a torbida.

Qualunque sia il tuo stile preferito, ci sono davvero birre per tutti i gusti e l’Europa, in quanto luogo d’origine di questa tradizionale bevanda, vanta una produzione tanto diversificata quanto i Paesi che la compongono. Abbiamo stilato una lista delle migliori birre e dei migliori pub, in modo che tu possa sorseggiarle alla stregua di un vero intenditore.

Germania

La Germania si colloca tra le principali nazioni al mondo produttrici e consumatrici di birra. Qui la birra è una vera e propria tradizione, tanto che il Paese conta oggi circa 1.500 birrifici e 6.000 marchi, che comprendono anche alcune delle birre più famose al mondo.

I tedeschi prediligono la Pils leggermente amarognola, una birra a bassa fermentazione con note aromatiche di luppolo. Ma anche la birra di frumento ad alta fermentazione tipica della Germania meridionale sta diventando sempre più diffusa, filtrata come Kristallweizen o non filtrata come Hefeweizen. Deve il suo caratteristico sapore fruttato al malto di frumento aggiunto.

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In Baviera, la birra è considerata un alimento di base e un elemento culturale particolare. Quasi la metà dei birrifici tedeschi si trova in questa regione. La famosa Reinheitsgebot (legge di purezza) ha visto le sue origini in Baviera, ed è alla base di alcune delle birre di più alta qualità al mondo. Adottata nel 1516, la legge è uno dei regolamenti alimentari più antichi al mondo e stabilisce che per la produzione della birra possono essere utilizzati solo acqua, luppolo e orzo.

Anche i tradizionali Biergarten, diffusi in tutta la Germania, hanno avuto origine in Baviera nel 1812. Il più antico esistente ancora oggi è probabilmente l’Augustiner Keller a Monaco di Baviera. Trova un posto all’ombra sotto uno dei possenti castagni e ordina un Maß (un boccale di birra da un litro) di Lager appena spillata, accompagnata da pollo fritto o da un sostanzioso spuntino a base di obazda (una crema di Camembert, burro e paprika in polvere). Ma anche nella tradizionale colazione a base di Weißwurst non può mancare la birra di frumento, accompagnata da Brezel e senape dolce. Nei Biergarten l’atmosfera è conviviale e i posti a sedere all’aperto invitano a trascorrere attimi di spensieratezza con famiglia e amici. 

L’Oktoberfest si svolge ogni anno a Monaco di Baviera, il capoluogo della regione. Dal 1810 la più grande festa popolare al mondo attira milioni di visitatori da ogni dove, impazienti di festeggiare nei costumi tradizionali (Dirndl e Lederhosen). Il primo fusto di birra prodotta appositamente per l’occasione viene aperto con un celebrativo O’zapft is! Nell’edizione del 2019, sono stati quasi 7,5 milioni i litri di birra serviti a clienti allegri e assetati.

Ma anche altre regioni tedesche vantano birre uniche. Colonia è celebre per la sua Kölsch, una birra chiara e corposa, tradizionalmente servita nel bicchiere cilindrico alto e stretto da 0,2 litri, chiamato Stange. Düsseldorf ha invece la sua Altbier dal sapore aspro e fruttato. Non mancare di provarla nel “bar più lungo del mondo”, una sorta di microcosmo con 260 pub nel centro storico di Düsseldorf. A Berlino è invece diffusa una birra di frumento torbida e aspra, che è diventata di moda intorno al 1600. La Weiße mit Schuss, servita con asperula e sciroppo di lampone, è un vero classico nelle calde giornate estive, magari da sorseggiare su una sedia a sdraio sul lago Wannsee di Berlino. Prost!

Repubblica Ceca

Nella Repubblica Ceca, la birra (pivo) rappresenta molto più di una semplice bevanda: è parte del patrimonio culturale del Paese. La Repubblica Ceca è una delle principali produttrici di birra e registra il consumo pro capite più alto al mondo!

La Pilsner chiara, con le sue note di luppolo amaro, domina la tradizione birraria ceca. Staropramen, Pilsner Urquell e Budweiser (da non confondere con il marchio di birra americano) sono tra le birre più celebri prodotte nel Paese mitteleuropeo e tra le più diffuse anche a livello internazionale.

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Nel X secolo fu proprio dalla Boemia che il luppolo fu importato in Baviera e, attraverso il fiume Elba, nelle città anseatiche della Germania. Ciononostante, la birra ceca non vide il successo internazionale fino al XIX secolo. Nel 1842 il bavarese Josef Groll fu nominato mastro birraio della città di Plzeň (Pilsen) e investito del compito di produrre una birra moderna e a bassa fermentazione di alta qualità. La sua principale creazione fu la Pilsner Urquell, di colore dorato e dall’aroma di luppolo. La birra, che prese il nome dalla città, divenne rapidamente un prodotto di successo da esportare. Ancora oggi, la birra in stile Pilsen è una delle più vendute e più amate a livello globale.

E quale occasione migliore per provare questa specialità se non alla Pilsner Fest, che ha luogo ogni anno a Pilsen? Ogni ottobre, il birrificio Pilsner Urquell organizza un festival con concerti, degustazioni di birra e intrattenimento. Unisciti alla folla, goditi la convivialità e balla con le migliori band della Repubblica Ceca. Fai un tour della famosa birreria ed esplora il mondo della birra e della spillatura, passeggia per le storiche cantine della birra Lager, lunghe quasi 10 km, tra botti di rovere giganti, e prova le deliziose birre amarognole.

Per partire da una buona base e immergerti nella cultura della birra del Paese, fai una sosta in uno dei tradizionali pub. Sotto le volte pittoresche e nei salotti rivestiti in legno, non solo troverai birre alla spina molto convenienti (circa 1,20 € l’una), ma anche specialità della generosa cucina ceca. Che ne dici dell’arrosto di maiale con crauti e gnocchi di pane da Mansfelda o della zuppa di gulasch alla birra da Na Parkánu, entrambi nel centro di Pilsen? Trova un posto al bancone e farai rapidamente amicizia con la gente del posto. Na zdraví!

Belgio

Con più di 1.000 diverse varietà, la cultura della birra belga è una delle più ricche al mondo. Nel 2016 la birra belga (unica al mondo) è stata insignita del titolo di patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.

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Oltre a birre a bassa fermentazione come la Pilsner e alle birre ad alta fermentazione come l’Amber o l’IPA, il Belgio è conosciuto per le sue birre a fermentazione spontanea, come la Lambic, con il suo carattere forte. La produzione in questo caso non prevede l’aggiunta attiva di lievito. Al contrario, l’infuso contenente il mosto di birra rimane scoperto per alcune ore per catturare i lieviti direttamente dall’aria. Successivamente matura in botti di rovere o castagno fino al completamento della fermentazione spontanea, che può richiedere da alcuni mesi a diversi anni. La Lambic è una delle birre più antiche del mondo.

La Geuze rappresenta un’altra specialità della birra belga, creata mescolando Lambic fermentate da uno a tre anni. A differenza della Lambic, la Geuze fermenta una seconda volta in bottiglie con tappi che vengono conservati per circa due anni, con un procedimento simile a quello dello champagne.

Puoi provare queste e molte altre birre, ad esempio quelle insaporite da coriandolo o concentrati di frutta, nelle tradizionali birrerie belghe, dove ogni birra è servita in un bicchiere appositamente scelto per esaltarne al massimo l’aroma. L’ampia selezione (sono numerosi i locali che hanno una cinquantina di birre sul menù) potrebbe farti sentire sopraffatto, ma il personale qualificato sarà felice di venirti in soccorso. A seconda delle tue preferenze, del piatto che hai scelto e del tuo umore (sì, hai letto bene), ti consiglieranno la birra giusta, proprio come in altri Paesi si fa con il vino.

Poiché la Lambic è tipica della valle della Senne, sarà a Bruxelles e dintorni che troverai la più ampia selezione di questa birra. Il nostro pub preferito nella capitale belga è il Délirium Café, che detiene il record del maggior numero di birre spillate dal 2004. In questa caratteristica cornice, anche chi non ama molto la birra troverà qualcosa di perfetto per sé. La ricca collezione di souvenir, vassoi e insegne pubblicitarie legati alla birra renderà la visita un’esperienza a 360°. Proost e Santé!

Irlanda

L’Irlanda vanta una lunga tradizione birraria, che potrebbe non essere in grado di stare al passo con quella del whisky in termini di longevità, ma sicuramente in termini di gusto sì. Quando si pensa alla birra irlandese, viene in mente una birra scura, opaca, dalla schiuma soffice, servita in una classica pinta. La Stout ad alta fermentazione (o più precisamente Stout Porter) delizia gli intenditori con il suo fine aroma di malto tostato dalle note amarognole.

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Nel 1759 iniziò la storia della più famosa Irish Dry Stout, destinata a conquistare il cuore degli appassionati di birra di quasi 120 Paesi. Arthur Guinness, fondatore del marchio, prese in affitto il birrificio a St. James’s Gate a Dublino per ben 9.000 anni! Sebbene Guinness inizialmente rifiutasse di farsi pubblicità, la popolarità della birra crebbe rapidamente e nel 1886 il birrificio era il più grande del mondo.

Il gusto unico della Guinness deriva dall’utilizzo sia di orzo maltato che di orzo non maltato e tostato, nonché da una miscela di birra appena prodotta e invecchiata. La tipica schiuma si deve all’aggiunta di azoto e anidride carbonica al momento della spillatura.

Il birrificio di St. James’s Gate rimane una delle attrazioni più popolari di Dublino. Grazie alla mostra interattiva organizzata al suo interno puoi scoprire tutto sulla storia e sul processo di produzione della birra Guinness, godendoti la vista sull’atrio di vetro a forma di pinta. Ma l’aspetto più incredibile è la vista panoramica a 360 gradi sulla capitale irlandese dall’ultimo piano.

La Guinness è onnipresente nella cultura irlandese. La birra viene aggiunta a numerosi piatti, l’estratto di lievito è uno degli ingredienti fondamentali di varie salse barbecue e della celebre Marmite, mentre il marchio è utilizzato a fini decorativi nei pub. Ultimo ma non meno importante, Guinness ha anche fondato il Guinness dei primati. Pubblicata ogni anno dal 1955, la raccolta di imprese umane e fenomeni naturali era originariamente destinata a risolvere le controversie che infiammavano i pub.

Il cuore della cultura della birra d’Irlanda ruota attorno a vivaci pub (termine derivante dal nome “public house”, ossia edificio pubblico), che molti irlandesi considerano il loro secondo salotto. Le band che suonano musica folk irlandese dal vivo fanno parte del pub tanto quanto i pittoreschi e accoglienti arredi in legno scuro. In un’atmosfera rilassata, la gente parla, ride, balla (a volte sui tavoli) e canta a squarciagola. Entri da estraneo e ne esci da amico. Sláinte!

Birrerie artigianali in tutto il mondo

Le birre artigianali sono le nuove protagoniste indiscusse della scena gastronomica. Le birre sono prodotte artigianalmente, cioè non su larga scala a livello industriale. La creatività non conosce limiti. I piccoli birrifici riprendono ricette antiche e quasi dimenticate o sperimentano nuove varianti non convenzionali.

A partire dal 1978, con l’abolizione del divieto di produrre birra in casa, negli Stati Uniti questa tendenza è diventata sempre più di moda. L’obiettivo era quello di creare alternative di alta qualità alle birre percepite come acquose e insapori sul mercato americano post-proibizionista. Nel 2015 negli Stati Uniti c’erano oltre 4.000 birrifici, microbirrifici e birrifici artigianali regionali ispirati alle tradizionali birrerie europee. La tendenza si è presto diffusa anche in Europa, e ora abbondano i festival della birra artigianale, i negozi specializzati e i concorsi internazionali.

Zoiglhaus a Portland, nell’Oregon, ha importato la produzione artigianale tedesca negli Stati Uniti. Dalla Pilsner artigianale della Germania del Nord all’Hefeweizen bavarese, passando per le premiatissime Kölsch e Czech Dark Lager, non c’è desiderio che rimanga insoddisfatto qui. Il tutto è accompagnato dai classici piatti tedeschi. La cornice caratterizzata da linee pulite e moderne, i classici arredi da Biergarten e la tenda dell’Oktoberfest creano la giusta cornice per rilassarsi.

Straßenbräu, nel quartiere hipster di Friedrichshain a Berlino, ha aperto come piccolo pub. Dal 2015 serve birre artigianali che variano settimanalmente, e che fino a poco tempo fa venivano prodotte sul posto. Non era raro infatti sedersi su un barile di Pale Ale dalle note floreali e speziate o tra un barile di Berry Garden fruttata e l’attrezzatura per la preparazione della birra. La combinazione di forte personalità e stile imperfetto abbinata a birre deliziose e alla lunga esperienza attira gli avventori in massa.

Viaggia a Berlino

Jopen Brouwerij a Haarlem, nei Paesi Bassi, è specializzata nella rivisitazione delle ricette regionali. Il concept del locale nacque in seguito alla scoperta di due ricette originali negli archivi della città, una delle quali risalente addirittura al 1407, e le birre prodotte seguendole hanno vinto due medaglie d’argento al World Beer Championship del 2008. Nel 2010 il birrificio si è trasferito nella vecchia chiesa sconsacrata di Jopenkerk, che ora ospita anche una caffetteria e un ristorante. Alla Jopen Brouwerij potrai quindi sorseggiare la tua birra in un ambiente insolito, circondato dai bollitori in rame lucente e dalle vetrate colorate. Alla salute!